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Il Sistema 7 Corazze fa il punto sul tuo patrimonio da 7 differenti punti di vista, 7 corazze che difendono il tuo patrimonio: legale, fiscale, assicurativo, finanziario, aziendale, successorio e immobiliare; ti da soluzioni pratiche per evitare problemi, a te stesso e alla tua famiglia.

 

PERCHE’ TUTELARE IL PATRIMONIO?

Ecco alcuni esempi di rischi, che potrebbero minacciare silenziosamente il tuo patrimonio o metterlo in pericolo in futuro.

  • Una successione non pianificata può distruggere i rapporti di una famiglia, far litigare gli eredi, disperdere il patrimonio e far fallire l’azienda.
  • Ti hanno venduto una polizza unit linked dicendoti che è impignorabile e insequestrabile, pensi quindi di aver protetto il tuo denaro in questo modo. Sono in realtà molto poche le polizze con queste caratteristiche, ma chi te le vende ovviamente non te lo dice!
  • Se non sei sposato ma convivi con una persona, questa persona non ha diritti sul tuo patrimonio. Esistono molti modi per tutelarla, e di solito sono di carattere legale e assicurativo, combinati insieme.
  • Ti sei separato da tua moglie: sai cosa succede al tuo patrimonio?
  • Sai quanto ti sta rendendo il tuo investimento? E sai quanto ti sta rendendo il totale dei tuoi investimenti? Dall’inizio dell’investimento o dal momento in cui hai avuto un patrimonio da investire? Te lo chiedo perché non è affatto semplice riuscire ad avere questa risposta dal 97% delle persone. E’ un dato statistico.

Questi sono solo alcuni esempi di cose a cui dovresti prestare attenzione se vuoi tutelare e proteggere il tuo denaro, le tue case, la tua azienda, la tua famiglia.

Infatti secondo la legge italiana, art. 2043 C.C., “Qualunque fatto, doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno” e, articolo 2740 cc, ciascun soggetto “risponde delle proprie obbligazioni con tutti i propri beni presenti e futuri”.

Avere una responsabilità significa doverne rispondere con i propri beni, presenti e futuri. E se il patrimonio viene distrutto, è evidente che non si potrà raggiungere nessun obiettivo. Esistono alcuni strumenti, legalmente riconosciuti, a tutela del patrimonio o degli eredi (per citarne alcuni, fondo patrimoniale, trust, vincoli di destinazione), il cui utilizzo – singolo o combinato – è strettamente legato alle persone da tutelare e alle loro esigenze. In un ambito di planning complessivo, è necessario quindi valutare se esistono dei rischi per il patrimonio e quanto questi siano probabili per utilizzare gli strumenti più adatti alla protezione della famiglia.

C’è un punto fondamentale, poi, che è meglio chiarire da subito. Se vuoi che la tutela sia realmente efficace, questa deve essere posta quando non esistono pregiudizi sul patrimonio. Mi spiego: un pregiudizio è, ad esempio, un debito verso un fornitore, un avviso di accertamento dell’Agenzia delle Entrate, un danno causato ad un terzo. Se sei a conoscenza di un qualsiasi elemento che possa (a ragione o a torto) minacciare il tuo patrimonio, sei in presenza di un pregiudizio.

Se esiste questo pregiudizio, qualsiasi strumento a protezione può essere revocato, a discrezione del giudice. E’ quindi molto importante prevenire e tutelare il patrimonio prima che sorga qualsiasi creditore, quindi in tempi assolutamente non sospetti.
Purtroppo, i casi più frequenti sono di persone che cercano di rimediare il danno solo dopo che questo è avvenuto, correndo il rischio ulteriore di non riuscirci e anzi di essere accusati di avere intenzionalmente “distratto” il patrimonio con forme elusive.

Se ci tieni alla tua famiglia saprai che la legge italiana in materia di successioni risale al 1942 e non rispecchia più le esigenze delle attuali famiglie italiane. Se lasci decidere alla legge, potrebbe essere un vero dramma per la tua famiglia.
Allora c’era la Seconda Guerra Mondiale e la famiglia aveva una composizione patriarcale, molto diversa dalla famiglia di oggi.

Dopo oltre 70 anni, la famiglia si è evoluta in varie forme molto diverse tra loro.
Ci sono:

  • famiglie tradizionali, moglie marito e due figli
  • famiglie allargate, moglie e marito che hanno matrimoni precedenti alle spalle, con figli nati da un altro matrimonio
  • famiglie conviventi, non sposate
  • famiglie allungate, i figli che non se ne vogliono andare di casa
  • coppie miste, marito e moglie di età molto e anche di etnia diversa
  • coppie dello stesso sesso

Come vedi la situazione è molto diversa dal 1942, quando la famiglia era di tipo tradizionale, con il capostipite e tutti i discendenti che vivevano sotto lo stesso tetto, magari anche con la zia zitella (ora si direbbe single).
Pensi che le esigenze di queste famiglie di oggi siano le stesse di quella che aveva in mente il legislatore nel 1942?

Non sono le stesse, ma se tu non fai nulla per pianificare il trasferimento del patrimonio ai tuoi eredi, questi lo riceveranno con le regole antiche che fanno ancora parte del codice civile in materia.
Il quadro si complica, se a questo aggiungiamo che un fattore accomuna le imprese italiane, indipendentemente dalle dimensioni, dal settore, dalla dislocazione geografica: la famiglia coincide con la proprietà dell’azienda.

Da questo fatto derivano intrecci complicati di interessi e contesti, che sarebbe opportuno invece considerare separatamente. Una cosa è l’azienda, altra cosa è la famiglia ed il patrimonio personale.

Il benessere dell’imprenditore e della sua famiglia dovrebbero essere correlati alla tutela del valore dell’impresa. Sono aspetti interdipendenti e fondamentali nell’economia italiana, dove domina l’impresa familiare: molte scelte critiche di gestione finanziaria aziendale, in particolare la politica dei dividendi e le operazioni di trasferimento dell’azienda, sono guidate dalle esigenze del nucleo familiare.

In caso di indebitamento, le Pmi utilizzano le disponibilità finanziarie familiari a garanzia dei rischi aziendali; tuttavia, ciò avviene quasi sempre in modo non trasparente e non sono chiari i costi, i benefici e i rischi.
Non è semplice gestire l’intreccio tra reddito e patrimonio aziendale e personale, è necessario affrontare la questione radicalmente, controllando valore e rischi degli investimenti sia dell’impresa sia della famiglia.
Si può quindi tutelare il patrimonio? Certo, Basta pensarci per tempo e fare le cose bene, è molto più semplice, rapido ed economico di quanto tu possa pensare.

Scopri il Sistema!

 

I 4 STEP

Gli step sono in sequenza e sono propedeutici. Ad esempio, non puoi procedere allo step 3 se non hai il fatto prima 1 e 2. Puoi decidere di fermarti ad ogni step oppure andare avanti fino in fondo. Ad ogni step ti verrà quantificata la somma necessaria per affrontarlo, la documentazione utile, quanti incontri serviranno.

Noi ti daremo una indicazione di ciò che potrebbe essere il tuo percorso ideale. Sarai tu a decidere, volta per volta, in base alle tue esigenze e disponibilità, se e come vuoi procedere. Non sono necessari patrimoni milionari per poter utilizzare questo sistema, basta un patrimonio complessivo di almeno 250 mila euro.

STEP 1: RX MONEY. Fa una prima fotografia della tua situazione patrimoniale, da 7 punti di vista diversi

  1. legale,
  2. fiscale,
  3. assicurativo,
  4. finanziario,
  5. aziendale,
  6. successorio,
  7. immobiliare.

Mette in evidenza in modo chiaro e sintetico, anche graficamente, se hai situazioni potenzialmente rischiose, che potrebbero minacciare te, la tua attività o la tua famiglia e mettere a rischio il tuo patrimonio.

E’ uno strumento operativo con cui puoi avere subito una prima risposta. Fa luce sul tuo patrimonio come mai finora hai potuto fare e ti rende consapevole del grado di rischio che stai correndo.

Scoprirai con un processo codificato ed ordinato se ci sono buchi neri e rischi, che stanno minacciando silenziosamente il tuo patrimonio o lo metteranno in pericolo in futuro.

STEP 2: ANALISI. Scende nel dettaglio di ogni situazione potenzialmente rischiosa, elaborando tutti i casi possibili e confrontandoli con la situazione reale, in modo da fornire un quadro esaustivo della situazione.

Previene possibili problemi che potresti avere se non analizzi in questo modo, anticipando effetti negativi e azzerandoli.

L’analisi si articola a sua volta in 4 fasi:

Fase 2.1: La famiglia. Identifichiamo chi sono i componenti della famiglia, anche quelli lontani, i rapporti che intercorrono, sia di tipo successorio che interpersonali. Quante volte capita di veder litigare i parenti per spartirsi una fetta dell’eredità? Se ci sono problemi pregressi, meglio prevenire.

Fase 2.2: Il patrimonio. Facciamo chiarezza sul patrimonio da tutti i punti di vista. Analisi degli investimenti, del patrimonio aziendale, dei beni di lusso. Analizziamo la situazione previdenziale, sia pubblica che integrativa. Stimiamo il valore degli immobili, anche in prospettiva all’andamento del mercato.

Fase 2.3 : Obiettivi. E’ importante stabilire in modo chiaro quali sono le mete da raggiungere, lo scopo principale per cui si sta proteggendo il patrimonio. Cambia molto se la finalità è tutelare un figlio disabile o se lo scopo principale è di mettere in sicurezza i tuoi beni personali rispetto alle sorti della tua azienda. Oppure potrebbero esserci più obiettivi di vita da raggiungere, e quindi stabilire una priorità e un grado di importanza tra questi, oltre ad un tempistica.

Fase 2.4: Criticità. Mettiamo in evidenza quanto sono raggiungibili gli obiettivi, quali sono gli aspetti più critici e cosa potrebbe veramente mettere in difficoltà e impedire la realizzazione di uno o più mete.

STEP 3: SOLUZIONI OPERATIVE. Dopo aver analizzato approfonditamente la situazione, vengono proposte le soluzioni, integrate tra loro e sempre viste dai 7 punti di vista differenti, proprio per evitare di trascurare dettagli importanti e per fare in modo che ogni soluzione si incastri perfettamente con le altre creando un circolo virtuoso.

Ti evita di fare il giro (letteralmente) delle 7 chiese e di dover spiegare ogni volta tutto ai tuoi interlocutori. Soprattutto ti da soluzioni pratiche, cioè che abbiamo già sperimentato in casi simili al tuo, e che funzionano da ogni punto di vista. Non sono necessari patrimoni milionari per poter utilizzare questo sistema, basta un patrimonio complessivo di almeno 250 mila euro.

STEP 4: MONITORAGGIO. Questa è la fase di controllo successiva, che permette di mantenere sempre vigile e sempre attivo tutto quello che si è fatto nei passaggi precedenti. Se cambia qualcosa, che dipenda dall’esterno o che dipenda da te, noi lo teniamo sotto controllo e ti diciamo cosa fare per riportare la situazione in acque tranquille.

Cambiano le leggi, cambiano i mercati, cambiano le tue esigenze, cambia la tua famiglia, il tuo patrimonio varia? Nessun problema, noi lo sappiamo e interveniamo subito.

Avrai aggiornato costantemente il tuo piano operativo e le soluzioni saranno aggiustate ogni volta che sarà necessario, senza bisogno che tu faccia nulla o perda tempo. L’unica cosa che ti dovrai ricordare è di aggiornarci sulla tua situazione personale e famigliare, perché altrimenti non possiamo sapere se è cambiato qualcosa nella tua vita.

FAMILY OFFICE

Il Family Office integra cioè idealmente le fasi 3 e 4 del sistema. Non è obbligatorio, a volte non serve, altre è consigliato, altre volte ancora è indispensabile per poter procedere con il Sistema. In ogni caso sarai sempre tu a decidere se usare anche questo strumento.

Cos’è il Family Office? Hai presente quando ti fai domande, sul tuo patrimonio, la tua azienda, sulla tua famiglia, a cui non riesci a trovare risposta, perché sono troppo intricate e richiederebbero le competenze di molti professionisti diversi?

Ad esempio, hai mai provato a chiedere al tuo commercialista se ti conviene usare i patti di famiglia per trasferire la tua azienda ai tuoi figli?
Oppure domandare al tuo consulente finanziario o alla tua banca come proteggere il tuo denaro?
E poi porre la stessa domanda al notaio e ad un avvocato? Probabilmente avrai ottenuto risposte molte diverse, alcune in contrasto tra loro, uno ti dice di fare una cosa e l’altro di dice di non farla o di farne una completamente diversa.

Perché ottieni queste risposte discordanti che ti fanno solo venire il mal di testa? Il motivo è semplice: ogni professionista che interpelli ti risponde solo per la sua parte di competenza, ignorando totalmente altre soluzioni che esulano dal suo campo.
Risultato? Ti senti confuso e indeciso su cosa fare e quindi decidi la cosa più pericolosa tra tutte: di non fare nulla, di rimandare la decisione ad un altro momento, che di solito non arriva mai.

Qual è il rischio di rimandare all’infinito decisioni importanti, lo avrai già capito. Se non fai nulla, possono accadere due cose; o ti succede qualcosa per cui devi poi decidere di fare tutto per forza e di corsa, sbagliando sicuramente, oppure ti va di lusso e non ti succede nulla. Non è questione di fortuna o di sfortuna.

Se fossi al Casinò, sarebbe come scommettere sul rosso o sul nero; le probabilità sono esattamente le stesse.
Dipende da te stabilire quali sono le cose importanti, quanto è importante proteggere la tua famiglia, la tua azienda, te stesso da eventi che potrebbero distruggere tutto quanto.

Vuoi qualche esempio?

• Una successione non pianificata può distruggere i rapporti di una famiglia, far litigare gli eredi, disperdere il patrimonio e far fallire l’azienda.

• Ti hanno venduto una polizza unit linked dicendoti che è impignorabile e insequestrabile, pensi quindi di aver protetto il tuo denaro in questo modo. Sono in realtà molto poche le polizze con queste caratteristiche, ma chi te le vende ovviamente non te lo dice!

• Se non sei sposato ma convivi con una persona, questa persona non ha diritti sul tuo patrimonio. Esistono molti modi per tutelarla, e di solito sono di carattere legale e assicurativo, combinati insieme.

• Ti sei separato da tua moglie: sai cosa succede al tuo patrimonio?

• Sai quanto ti sta rendendo il tuo investimento? E sai quanto ti sta rendendo il totale dei tuoi investimenti? Dall’inizio dell’investimento o dal momento in cui hai avuto un patrimonio da investire? Te lo chiedo perché non è affatto semplice riuscire ad avere questa risposta dal 97% delle persone. E’ un dato statistico.

• Se il professionista a cui ti rivolgi (avvocato, notaio, commercialista) ti spinge a fare un trust o una società semplice, dovresti porti questa domanda banale: ma lui, cosa ci guadagna, direttamente o indirettamente, se io metto in pratica il consiglio?

Il Family Office, che potremmo definire il cuore del sistema, ti fornisce risposte chiare e che si possono realizzare davvero, semplificandoti la vita e considerando solo quello che ti serve.
Ti consente di prendere le tue decisioni importanti in modo sereno, perché sai di avere esaminato tutte le alternative possibili e verificato tutti gli scenari.

Soluzioni, integrate tra loro e sempre viste dai 7 punti di vista differenti, proprio per evitare di trascurare dettagli importanti e per fare in modo che ogni soluzione si incastri perfettamente con le altre creando un circolo virtuoso.
Questi sono i 7 punti di vista:
1. legale,
2. fiscale,
3. assicurativo,
4. finanziario,
5. aziendale,
6. successorio,
7. immobiliare.

Ti evita di fare il giro (letteralmente) delle 7 chiese e di dover spiegare ogni volta tutto ai tuoi interlocutori. Soprattutto ti da soluzioni pratiche, cioè che abbiamo già sperimentato in casi simili al tuo, e che funzionano da ogni punto di vista.

Ovunque nel mondo, il Family Office è accessibile solo per persone con patrimoni molto elevati. Avrai capito che il Sistema è qualcosa di unico, e lo è anche dal punto di vista della accessibilità; NON sono necessari patrimoni milionari per poter utilizzare questo sistema!

LIFE PLANNING

Il Life Planning  integra idealmente le fasi 2,3 e 4 fasi del sistema. Non è obbligatorio, a volte non serve, altre è consigliato, altre volte ancora è indispensabile per poter procedere con il Sistema. In ogni caso sarai sempre tu a decidere se usare anche questo servizio.

“I servizi si misurano per definizione ad erogazione avvenuta e si opera in un ambito di complessità.” Che significa che non si possono garantire mete sicure – se non si imbroglia – ma si deve operare per scenari tra cui scegliere – un sistema complesso è per definizione non prevedibile.

Il Life Planner aiuta a ragionare tra gli scenari perché, come dice il neuroscienziato Antonio Damasio, le decisioni sono prese in base emotiva su dati razionali. Se l’emotività è forte, il rischio di sbagliare è alto. io riattivo la razionalità, riduco il rischio, ma è il cliente che in questo modo sceglie meglio. Pianificare le risorse economiche a disposizione ora e nel futuro dovrebbe essere la linea guida per tutte le scelte che riguardano il patrimonio.

OGNI SCELTA DELLA VITA HA UN RISVOLTO ECONOMICO.

Se ci pensi, ogni scelta della vita ha un risvolto economico, anche quelle che apparentemente appaiono lontane dalle questioni finanziarie; ad esempio, se decidi di dedicare più tempo ai tuoi figli, probabilmente avrai meno tempo per il tuo lavoro e la tua carriera e magari non potrai prendere in considerazione luoghi di lavoro lontani dalla tua famiglia.

Se pensi di fare più sport, o di mangiare più sano o di uscire a divertirti più di quanto stai facendo ora, dovrai fare i conti con gli aspetti economici; pagare una palestra, dedicare tempo ed energie, sottraendole ad altre attività e forse al lavoro, scegliere i negozi di alimentari giusti, frequentare locali alla moda…tutto ha una componente collegata alle risorse economiche e a quello che vuoi fare e vuoi ottenere nella tua vita.

Questo è il Life Planning, comprendere le esigenze di vita delle persone e programmare le risorse economiche al loro raggiungimento, poiché le risorse non sono infinite. Hai sempre la possibilità di cambiare idea quando vuoi, bisogna riprogrammare le risorse per farlo.

LE PERSONE AGISCONO D’IMPULSO

Spesso le persone agiscono d’impulso e acquistano le cose senza troppo riflettere, la parte emotiva domina e utilizza le risorse economiche, e lo fanno anche in settori in cui l’impegno economico è rilevante.

Pensa ad esempio all’acquisto di un’auto nuova, tutte le strategie di marketing delle case produttrici sono impostate per far emergere l’emozione nel possedere una certa vettura. Certo è piacevole ed appagante comprare una nuova auto, ma prima bisognerebbe sempre fare i conti con il portafoglio.

Anche per gli immobili vale un pò lo stesso discorso, a meno che tu non sia un immobiliarista e tu faccia affari comprando e vendendo immobili. Se hai comprato una casa, certamente sai di cosa sto parlando. Ti sei innamorato del panorama che potevi goderti dal terrazzo, del caminetto che potevi accendere nelle sere d’inverno, della tavernetta dove invitare gli amici, del fantastico pavimento in teak dove i bambini potevano camminare scalzi….ci possono essere molti motivi diversi che ti hanno convinto ad acquistare una casa, ma la maggior parte sono di tipo emotivo. Anche se tu la vuoi acquistare per metterla a reddito, il criterio con cui la scegli è emotivo.

A volte le emozioni giocano brutti scherzi e costringono a scegliere cose che fai fatica a permetterti o che ragionando a mente fredda, non avresti scelto.

ANCHE NEGLI INVESTIMENTI FINANZIARI LE EMOZIONI GIOCANO BRUTTI SCHERZI

Anche in questo campo le emozioni giocano brutti scherzi, lo sa bene chi, in momenti di euforia borsistica, dichiara di potersi “permettere” rischi elevati e investire in prodotti ad alto rendimento (con conseguente alto rischio), salvo poi ricredersi non appena i mercati iniziano ad assumere valori negativi.

IMMOBILI ED EUFORIA

Parlando di immobili, negli anni passati ci siamo tutti dimenticati che i prezzi delle case sono soggette a svalutazioni e rivalutazioni, con andamenti ciclici paragonabili a quelli di qualsiasi bene. Pensavamo forse che i prezzi sarebbe aumentati per sempre? Non era possibile, e lo sapevamo, ma è facile diventare preda dell’euforia quando si ragiona solo con le emozioni.

Anche le spese legate agli immobili, complice la tassazione sempre più paralizzante, ha contribuito ad inasprire il problema, così anche le difficoltà nel trovare inquilini che pagano regolarmente gli affitti o sfrattare quelli che non pagano.

Insomma, un quadro non semplice. Ora in molti si trovano ad avere immobili che non producono nessun reddito, anzi producono perdite, dovute a spese condominiali, tasse, ristrutturazioni e manutenzioni necessarie, affitti non rinnovati o non riscossi.

NON È MAI TARDI PER RAZIONALIZZARE E PORRE RIMEDIO

E’ sempre possibile razionalizzare e porre rimedio, anzi la strategia peggiore è attendere che gli eventi mutino la situazione. Di certo le cose cambiano, ma non è detto che migliorino. Viviamo in un Paese dove si parla poco di programmazione, anche ai vertici, basta vedere i nostri politici come gestiscono le risorse pubbliche, cioè rincorrendo continuamente le emergenze senza affrontare mai una pianificazione seria, quindi mi rendo conto che sia difficile intraprendere questa strada in Italia.

Ma non è mai troppo tardi per iniziare ad occuparti serenamente e seriamente del tuo futuro e di quello della tua famiglia.

ALTRI TIPI DI INVESTIMENTO

Se valuti ad esempio altri tipi di investimento, che possono essere in terreni agricoli o edificabili, in beni di lusso, in oro o argento e potrei continuare ad elencare alternative alla casa o al denaro in banca, anche in tutti questi casi devi fare i conti con l’emozione che questi beni ti suscitano.

E’ difficile che tu decida di investire in vino pregiato da invecchiamento, destinato ad incrementare il suo valore in pochi anni, se sei astemio. Devi lasciarti condurre dalle tue passioni ma tenere sempre la razionalità in allerta, in modo da evitare errori madornali.

EMOTIVITÀ E AMBITO FAMILIARE

Un altro ambito dove l’emozione gioca brutti scherzi è quello familiare. Se pensi di lasciare qualcosa ai tuoi figli o ai tuoi nipoti, probabilmente è meglio che ti fai assistere da qualcuno che non ha legami sentimentali con i tuoi familiari. Soprattutto, se ci tieni ai tuoi cari, è meglio programmare piuttosto che lasciar fare alle normative, ed è possibile farlo, nel rispetto di tutti gli eredi.

Ti faccio un esempio: un imprenditore con due figli, di cui uno è dedito al lavoro, ha capacità e volontà e l’altro invece pensa solo a divertirsi, può pensare di lasciare metà dell’azienda nelle mani del figlio disinteressato? E’ possibile programmare un passaggio generazionale, senza escludere i diritti di nessuno, ma salvaguardando la prosecuzione dell’attività di famiglia.

Per fare una pianificazione seria, bisogna partire da ciò che vuoi realizzare nella vita, che sia una pensione serena o aprire un chiosco di bibite ad Ibiza, verificare la situazione attuale, analizzando tutti gli aspetti connessi al patrimonio, dalla situazione degli investimenti a quella immobiliare, dalle polizze assicurative sottoscritte alle forme di previdenza integrativa, se sei imprenditore anche dalle garanzie che hai prestato per poter finanziare la tua azienda, e capire se e come è possibile ottenere quello che desideri, per te e per le persone a te care.

Il Life Planning sta alla base del sistema, poiché ogni decisione ogni scelta della vita ha un risvolto economico, molto meglio pensarci prima e pianificare le risorse economiche.

FINANCIAL COACHING

Aiutare una persona ad arrivare ad un punto B partendo da un punto A della sua vita .

Questa è la mission di un mental coach, o almeno è la mia. Il financial coach è un mental coach specializzato in argomenti che trattano il denaro.

Come mi è venuto in mente di unire competenze che apparentemente sembrano così lontane, come la protezione del patrimonio e il benessere mentale delle persone?

E’ semplice: la ricerca della felicità non può ignorare un aspetto materiale della vita, il denaro e le sue sfaccettature.

Quindi partendo dalla pianificazione per obiettivi di vita, mi è venuto spontaneo abbinare argomenti di carattere finanziario a quelli di coaching vero e proprio, per poter aver il miglior risultato possibile con le persone che seguo.

Il coaching non tratta direttamente argomenti patrimoniali e ci possono essere persone che non hanno proprio questa necessità. Il bello è che posso aiutare sia persone che hanno un patrimonio da proteggere e da difendere, abbinando il coaching, sia persone che non hanno un patrimonio ma vogliono essere felici.

Ma il denaro fa parte della vita di chiunque e in qualche modo è collegato agli obiettivi che vuoi raggiungere. Quindi è bene prenderlo in considerazione sempre, anche quando in apparenza potrebbe non c’entrare nulla.

Quindi sono due attività distinte che possono essere sinergiche, quando necessario.

Cosa fa un coach finanziario?
Aiuta la persona a riflettere, come se fosse davanti ad uno specchio, a vedere le cose da una prospettiva diversa, a migliorare sé stessa e l’ambiente in cui vive.
A differenza della psicoanalisi, non si occupa del passato, si occupa di quello che vuoi fare ora o nel futuro.

Sono necessari anni di sedute con un coach finanziario?
No, in genere bastano pochi incontri per sentirsi bene

Un mental coach tratta problemi psichiatrici, disturbi della personalità, patologie?
Assolutamente no, per quello esistono gli psichiatri che sapranno consigliare i percorsi e le cure adatte.

Un mental coah è un medico?
No, alcuni mental coach sono anche medici, psicologi o psichiatri, ma il mental coaching non è un’attività medica.

Fai corsi come altri coach finanziari?

No, faccio solo un corso introduttivo. Sono un coach, cioè alleno la mente delle persone a fare pensieri potenzianti. Chi fa corsi è un trainer, cioè qualcuno, che insegna come si fa. Un coach invece è un allenatore, qualcuno che segue i tuoi progressi e ti aiuta, dandoti assistenza. Sono due attività molto diverse, si possono anche svolgere entrambe perché si integrano. In genere però chi fa corsi come attività principale, non ha il tempo per seguire direttamente le persone.

CHI FA CHE COSA NEL SISTEMA

Family Office, Monitoraggio del Patrimonio Aggregato, Gestione individuale, Consulenza finanziaria: Marco Degiorgis in collaborazione con 4Timing SIM SPA

RX money, Analisi di Pianificazione Successoria e Tutela Patrimoniale, Consulenza Assicurativa Private Insurance: Marco Degiorgis in collaborazione con Alphaevo Soluzioni Evolute srl

Formazione, Life Planning, Coaching: Marco Degiorgis

 

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