Azionario in crescita
SENZA OSTACOLI
Azionario in crescita
SENZA OSTACOLI
L’azionario sale sempre nel lungo periodo?
Questa è la cosa che si sente dire con più frequenza: le azioni aumentano sempre di valore, nel lungo periodo.
Vero!
Bisogna definire che cosa si intende per lungo periodo.
E bisogna vedere se sei disposto ad accettare i periodi in cui questa affermazione pare non essere più tanto vera.
Non è una contraddizione, se mi segui nel ragionamento te ne accorgerai.
Prendiamo ad esempio gli ultimi 20 anni di storia dell’azionario a livello mondiale, con riferimento all’indice MSCI AC WORLD INDEX.
Come vedi anche dal grafico, in 20 anni (21 per la precisione) il suo valore è quasi triplicato.
Tutto bene quindi, l’affermazione contenuta nel titolo è vera e possiamo chiudere qua il discorso.
Non proprio.
I grafici spesso mentono, o meglio non ti fanno avere una percezione esatta della realtà.
E allora scomponiamo il grafico nei due decenni (circa) 2000-2013 e 2012-2021.
Nel primo decennio cosa è successo?
Un disastro totale.
Una prima crisi, violenta e lunga, iniziata nel 2000 con il crollo dei titoli tecnologici e continuata fino al 2003, con una perdita di oltre il 50% del valore dell’indice. Questo è un indice mondiale, quindi ci sono settori specifici in cui è andata peggio e altri meglio, rappresenta una media di andamento complessivo e globale.
Poi una ripresa, che non ha però raggiunto il valore iniziale riportando alla pari l’indice, e una seconda crisi violenta a fine 2007, scatenata dai mutui subprime e continuata fino al 2009, con un’altra perdita di oltre il 50%.
Segue di nuovo una ripresa e finalmente nel 2013 i valori dell’indice tornano ad essere superiori a quelli del pre crisi.
Sono trascorsi 13 anni!
Chi si è trovato a vivere quel lungo periodo, e io ero tra quelli, non ha visto affatto le azioni crescere con costanza.
Come può aver vissuto due tracolli di oltre 50%?
Almeno con una certa diffidenza nel mercato azionario, perché non si vedeva più l’uscita dal tunnel dei ribassi violenti e veloci.
Se invece guardi il grafico da un’altra prospettiva, e cioè dal 2012 in avanti, è esaltante!
Una crescita incredibile, valore dell’indice triplicato.
Quindi le azioni crescono nel lungo periodo!
La risposta è che dipende dal tuo punto di vista, da quando hai iniziato ad investire, quanto tempo puoi aspettare.
Di sicuro, pochissime persone sono disposte a sopportare emotivamente, psicologicamente e anche fisicamente, un dimezzamento del proprio denaro.
Se guardi bene il grafico dell’ultimo decennio, noterai anche qui un periodo di diminuzione del valore e una ripresa abbastanza lunga, da metà del 2015 fino a fine 2017, meno violento del decennio precedente.
E poi la violenta e rapidissima discesa di tutti a mercati a marzo 2020, oltre -30% in un solo mese, che ha ripreso i suoi valori iniziali dopo 8-9 mesi.
Dipende tutto da dove ti trovi sulla curva quando inizi ad investire e il problema è che non sai come quella curva proseguirà.
Ex post sono tutti bravi a dire “dovevi vendere qui, comprare là, tenere qua…”.
La verità è che nessuno sa cosa succede nel futuro e nessuno può prevedere i mercati in modo certo.
Ci sono degli indicatori che ti danno un’idea, puoi seguire analisti che hanno le loro opinioni ma nessuno e ripeto nessuno sa veramente cosa succede tra un giorno, un mese o un anno.
Nessuno sa se quando una crisi finisce o quando una salita esaltante del mercato termina la sua corsa.
Nessuno.
Ti mostro qualche altro grafico, perché come dicevo prima, tutto dipende da quando inizi ad investire e da quanto dura il periodo depressivo.
Nel decennio esaltante, ci sono stati momenti di ribasso.
Guarda questo in rosso tra il 2011 e il 2012, durato un annetto, con un bel -20%.
Oppure questo, sempre in rosso, del 2015:
Di nuovo quasi -20%, circa un anno per tornare al punto di pareggio.
Quando ti trovi in mezzo ad una di queste crisi, e non sai quanto dura e quanto sarà grave, è difficile mantenere i nervi saldi e pensare “…massì, dai, intanto nel lungo periodo l’azionario cresce sempre, chissene…!”.
Ti assicuro che di solito i pensieri sono molto meno rilassati.
A volte ti lasci prendere dal panico vero e proprio, trascinato anche dalle notizie catastrofiche che i media strombazzano a tutta voce:
“…anche oggi bruciati milioni di euro a piazza affari…”
Come se ci fosse Grisù impegnato a dar fuoco a pacchi di soldi!
Ti ricordi di Grisù? Il draghetto pompiere che invece di spegnere gli incendi, li alimentava?
Va beh, era un vecchio cartone animato, forse solo quelli anziani come me se lo rammentano…
Tornando all’argomento delle crisi, delle previsioni e dei buoni propositi, l’unica cosa che funziona davvero è tenere sotto controllo l’andamento dell’investimento e prendere buone decisioni per tempo.
Osserva la linea verde dell’ultimo grafico ad esempio.
Mostra una quasi totale uscita dal mercato a giugno 2015, con una perdita contenuta in 4-5 punti percentuali, mantenuta oltre un anno.
Perché ci vuole coraggio a vendere in perdita ma ci vuole coraggio anche a rimanere in liquidità per periodi lunghi.
Questo coraggio però fa tutta la differenza possibile, perché ti consente di:
- Non perdere oltre un certo limite
- Non essere esposto alle onde di un mare in tempesta
- Ritornare ad investire con fiducia quando ci sono le condizioni per farlo
Marco Degiorgis
Consulente finanziario per 4Timing SIM
e specializzato nella protezione del patrimonio personale dei piccoli imprenditori.
Ideatore del Sistema 7 Corazze
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Ciao sono
Marco Degiorgis
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